Testimonianze
Con lei speravo e amavo il Signore...
La prima cosa che mi ha colpito di Giovanna forse è stato il sorriso, il suo volto sereno, fiducioso. Poi ho ammirato la sua capacità di parlare delle cose spirituali. Giovanna con semplicità comunicava spiritualmente, parlava della sua fede, del suo amore verso Gesù, verso Maria, delle sue difficoltà, della sua morte, del paradiso. Voleva che la sua vita fosse tutta donata, soprattutto nei momenti di sofferenza, la offriva per il parroco don Bruno, per le sorelle, per tutta la Piccola Comunità Apostolica, per la parrocchia, per il Vescovo, per il Papa, per la Chiesa.
Qualche volta i nostri incontri erano veramente momenti di comunione: io parlavo di me e lei parlava di sé. Io talora cercavo "consolazione" per le difficoltà che incontravo, per i problemi che dovevo affrontare, per le incertezze; Giovanna cercava "consolazione" e "luce" per la sua vita, per quella delle sue "sorelle". Per me era una "sorella": con lei speravo e amavo il Signore, con lei pregavo; lei mi comunicava l'affetto e il sostegno della "madre" Chiesa.
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