CHIESE - LA COFONDATRICE DELLA PICCOLA COMUNITA' APOSTOLICA
Allo Spirito Santo i fedeli ricordano Giovanna Spanu
Giovedì interverranno il vescovo Enrico Solmi e il gesuita Piersandro Vanzan
La parrocchia dello Spirito Santo ricorda Giovanna Spanu, cofondatrice della Piccola Comunità Apostolica, a sette anni dalla sua scomparsa. E lo fa nel giorno del suo compleanno e 15° anniversario del suo impegno di fede. Giovedì 9 dicembre alle 20.45 nel teatro della parrocchia di via Picedi Benettini 14 si terrà una serata speciale dal titolo «Una pietra viva...Giovanna Spanu». L'incontro, che segna l'inizio delle celebrazioni per i 40 anni della parrocchia, prevede la visione in anteprima del filmato «Giovanna, innamorata di Dio». Interverranno il vescovo Enrico Solmi, padre Piersandro Vanzan, gesuita di «La Civiltà Cattolica» che conobbe Giovanna nel 1984, e autore della biografia «Giovanna Spanu, vorrei vivere d'amore», e Susanna Schianchi, prima figlia spirituale di Giovanna e presidente della Piccola Comunità Apostolica. Giovanna Spanu rappresenta un «seme» che ancora porta frutto nella parrocchia dello Spirito Santo. Soprattutto tra i giovani ed i componenti della Piccola comunità apostolica. Una realtà composta da una trentina di persone, che comprende consacrati, famiglie e persone di varie età ed estrazione sociale. Una famiglia spirituale legata alla parrocchia dello Spirito Santo, nata dal carisma di don Bruno Folezzani e dalla scelta di vita di Giovanna Spanu. Proprio l'esempio di questa donna ha «trascinato» tante altre ragazze, ragazzi, famiglie, anziani e vedove ad affiancarla nel suo cammino di fede. La vita di Giovanna è simile a quella di tanti santi dei nostri giorni. Consacrata a Dio il 15 giugno 1980 per essere «famiglia» con la parrocchia, nei primi tempi vive da sola in una piccola mansarda. Nel giro di poco tempo però la comunità si allarga e la sistemazione necessariamente cambia. Un altro anno cruciale della vita di Giovanna è il 1999, quando le viene diagnosticato un tumore in stato avanzato. Cosciente fin da subito della gravità della propria malattia, trasforma la propria sofferenza in un cammino verso la santità. I quattro anni di malattia sono costellati di sofferenza ma soprattutto di amore. Giovanna si è spenta il 23 luglio 2003 in una camera d'ospedale.