DUE INCONTRI IN RICORDO DI G. RASTELLI E G. SPANU
Testimoni del Vangelo
Togliersi i calzari di fronte a persone che manifestano la presenza di Dio», per contemplare il mistero di Dio che appunto si fa presente, per sua scelta e per il sì delle creature. Con questo atteggiamento, espresso dal Vescovo, presso il teatro dello Spirito Santo, lo scorso 9 dicembre, ci accostiamo a due persone, a noi contemporanei, che hanno testimoniato la bellezza della "vita buona del vangelo". Ne ripercorreremo solo alcuni tratti, stimolati da due eventi pubblici, lasciando poi alla riflessione personale la possibilità di approfondire e di entrare in maggior familiarità con questi testimoni. A Giancarlo Rastelli, cardiochirurgo famoso,cui si devono alcune metodiche rivoluzionarie di intervento, che hanno salvato e tuttora salvano migliaia di bambini, che ha coniugato la carità della scienza e la scienza dell'amore,morto il 2 febbraio 1970, è stata dedicata la sezione locale dell'associazione dei Medici cattolici. Due giorni di convegno, aperti dalla celebrazione dell'Eucaristia nella chiesa di san Rocco, uno dei luoghi di formazione del giovane studente Rastelli e poi un mosaico di testimonianze, per descrivere l'uomo, il padre, il medico, il credente. Un'occasione, come ha sottolineato Luigi Ippolito, presidente dell'Amci parmigiana «per tenere davanti a noi la pienezza della sua esistenza, lo spessore della sua persona». «Figura esemplare — così lo definisce — che non si è tirato indietro in nessun momento ». Terminato un corso di studi brillante, ha infatti accettato di trasferirsi in America per mettere a frutto i suoi talenti. Così nel tempo della malattia, «vissuta con coraggio e non con rassegnazione, ha sempre sentito la spinta a migliorare le sue ricerche e lo sviluppo del suo lavoro». In un impegno a servizio della vita, che ha unito alla indubbia qualità scientifica una profonda capacità di relazionarsi con i pazienti e con i familiari. A Giovanna Spanu, cofondatrice e prima responsabile della Piccola Comunità apostolica,morta il 23 luglio 2003, è stata dedicata una serata nella parrocchia dello Spirito Santo. Significativa la data: il 9 dicembre, giorno del suo compleanno e anniversario del suo atto di offerta al Signore. Un video ha rivisitato le tappe della sua vocazione, in un intreccio con la vita della parrocchia, accolta e servita come luogo di santificazione e terra della sua missione. Una vita costellata di incontri, di piccoli e grandi sì, come risulta dagli scatti fotografici,ma soprattutto dalle pagine dei suoi diari. Spezzoni variopinti tenuti insieme da un filo, o meglio, da una relazione: quella con Gesù, nel "di più" richiesto dall'amore. In una logica dove non si fa mai abbastanza, non si riama mai abbastanza. E dove alla vita donata non si può rispondere che con un dono altrettanto totale. Relazione fondante e fontale, in cui si innestano le altre relazioni: col pastore della comunità, con gli altri fratelli e sorelle, accolti e rigenerati come figli. Giancarlo, Gian per gli amici e Giovanna, Giò: due testimoni che ancora oggi ci parlano e ci fanno riconoscere anche la nostra vita, pur nel deserto e nelle nostre miserie, come terra abitata da Dio e perciò benedetta.